
“Quando costruisco un edificio, in particolar modo se si tratta di un’abitazione dove una famiglia andrà ad abitare, mi piace recarmi da solo sul terreno prescelto, sedermi su un muretto o sul tronco tagliato di un albero, e restare a guardare: la luce, i raggi del sole, i rumori del bosco e quelli della strada, fiutare l’aria, se possibile arrivare ad annusarne gli odori. Solo in questo modo riesco a raccogliere le informazioni e percepire le sensazioni e le emozioni che quel luogo è capace di trasmettere. Ed è così che inizia il processo di elaborazione di un’idea che attraverso riflessioni, ripensamenti, aggiunte e correzioni, arriverà a generare il vero e proprio progetto architettonico. Un processo che può durare solo pochi giorni oppure un lungo tempo.”
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Intervista a RSI Rete2 all'architetto Giampiero Camponovo e al curatore della pubblicazione intitolata “Giampiero Camponovo. Architettura al servizio dell’uomo”....
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