L’edificio storico che ospita la sede principale dell’istituto di credito nel centro cittadino di Lugano, dove ha preso avvio l’attività nel 1952, con il fondatore della banca Vittorio Cornaro, aveva subito nel corso dei decenni, come spesso accade, numerose trasformazioni di destinazione con interventi dettati dalle necessità dell’epoca. Risultava essere un edificio non più consono alle forti esigenze dell’incalzante tecnologia e alla necessità di presentarsi in veste decorosa quale sede principale. Paolo Cornaro, succeduto alla conduzione della banca, decise per una ristrutturazione totale che potesse garantire nei decenni una funzionale operatività e una rappresentatività consona alla filosofia di un istituto privato. Lo stabile veniva quindi completamente svuotato e reinventato con la progettazione di un atrio di ingresso e di una grande corte interna sulla quale si affacciano a balconata gli uffici operativi. La facciata ridotta a una quinta, tenuta provvisoriamente staticamente da intelaiature metalliche e da sottomurazioni per i piani interrati, fu restaurata, modificata e riorganizzata praticamente nella sua totalità. La “zoccolatura” largamente intristita da inserimenti di vetrine commerciali aveva perso quella forza e quel rigore che l’architettura dell’epoca richiedeva, sicché l’intervento ha sicuramente ridato sicura dignità all’intero edificio. L’atrio di entrata è un susseguirsi di forme e di linee in movimento che danno un senso di dinamicità che si sviluppano attorno a una scultura di Nag Arnoldi posta centralmente con personaggi che cercano di elevarsi verso l’alto. Il dinamismo e la ricerca di elevarsi sempre più simboleggiano infatti la filosofia e il credo dei proprietari della banca. La corte interna con le balconate in affaccio presenta al piano terra una serie di sportelli per il pubblico ricavati da lastrame di pietra e una copertura dello spazio centrale formata da una struttura metallica vetrata. Una sequenza di “brise soleil” e di elementi metallici a onda, creano un gioco di linee d’ombra che si disegnano sulle facciate interne sempre diverse e sempre in movimento a seconda delle stagioni e delle ore della giornata. Una superficie d’acqua con relativa caduta a cascata diventa elemento decorativo e funzionale per creare quel rumore di sottofondo necessario al benessere di chi opera sui diversi piani aperti sulla corte. Importante è il rumore naturale che ne scaturisce con la funzione di coprire il conversare dei clienti agli sportelli e dei soprastanti operatori. Per l’architetto questo elemento qualificante è legato a un fatto importante nella vita dello Studio di Architettura: “L’acqua della fontana ha tenuto a battesimo l’entrata di mia figlia Guya, quale architetto, nello staff di progettazione. Questa realizzazione fu la sua prima opera. La prima di una lunga serie di apprezzati interventi di progettazione che ancora oggi, portano valido contributo allo Studio di Architettura”.
Pregassona
1992
Guya Camponovo
Banche e Istituiti Finanziari, Progetti