L’edificio si presenta come un “monolite dinamico” che rappresenta un tassello importante all’interno del nuovo assetto di un comparto cittadino per il quale il piano regolatore impone l’adozione del mattone o della pietra come materiali di rivestimento. “La scelta – spiega l’architetto Guya Camponovo che in questa realizzazione ha avuto un ruolo importante sia nella fase di progetto sia in quella di esecuzione dei lavori – è caduta sul colore chiaro e poroso del travertino capace di valorizzare l’essenzialità delle linee architettoniche in un coinvolgente aspetto organico. Segno forte del progetto è costituito dall’alternanza di tagli verticali e obliqui che delimitano le vetrate e che conferiscono un senso di dinamicità e movimento in contrapposizione alla staticità del volume e del materiale utilizzato. Le vetrate incidono infatti le facciate con soluzione di continuità partendo dalla base al tetto piano, esaltando la verticalità dell’edificio. Il portico d’ingresso è stato ricavato da un volume scavato che parte da un movimento in rotazione dall’angolo dell’edificio, marcando in modo netto l’entrata principale. Anche nella realizzazione della scala in cemento armato si ritrova un gioco di queste linee di tagli trasversali, illuminato da un’apertura continua di vetro sabbiato. Per la sua ubicazione, per l’organizzazione degli spazi interni e per la dotazione di servizi tecnologici, l’albergo si qualifica come vero e proprio business hotel nel cuore della città. “Gli interni – prosegue Guya Camponovo – corrispondono a criteri di assoluta funzionalità e all’esigenza, su una superficie relativamente ridotta, di ricavare 48 camere che risultassero essere sufficientemente spaziose e luminose. Fondamentale diventa la progettazione degli interni della camera che, con soluzioni particolari, risponde correttamente allo spazio limitato. Ad esempio la scelta di utilizzare il vetro della doccia quale elemento separatore tra il bagno e la zona notte, dà senso di ampiezza, trasparenza, luminosità e dona un sapore non convenzionale e contemporaneo all’ambiente. È possibile comunque discrizionare la doccia e separare, a livello visivo, l’utilizzo in intimità. Si può arrivare a dire che gli interni sono stati progettati come se si trattasse di organizzare un’imbarcazione da diporto, dove ogni dettaglio ha una sua logica e sfrutta al meglio gli spazi disponibili. Grande attenzione è stata data all’insonorizzazione delle camere con una cura particolare dei dettagli costruttivi e con l’utilizzo di materiali performanti. Le camere sono dotate di impianti tecnologici e un’area business si trova a ogni piano. La hall di accoglienza al piano terreno è stata concepita con forme morbide, in contrapposizione ai tagli precisi delle aperture, e con colori accesi e pezzi firmati sottolineano un “design” che si rifà al “moderno”.
Guya Camponovo
2015
Lugano
Edifici Pubblici, Progetti