Vincitore di un concorso voluto da Sergio e Geo Mantegazza, cui hanno partecipato alcuni tra i più prestigiosi studi internazionali, l’edificio è caratterizzato da un design ingegnoso e esclusivo, dove ricercatezza, tecnologia, coerenza, trasparenza e luce sono fuse in un’espressione di lussuosa e raffinata modernità: costituisce un luogo d’incontro e d’intrattenimento dove le attività commerciali e culturali si integrano con un’offerta residenziale di elevato livello. L’analisi del sito evidenzia tra gli altri due aspetti molto importanti per una corretta impostazione del progetto: l’ubicazione assolutamente privilegiata sul golfo di Lugano e la presenza di una strada di scorrimento molto trafficata che porta all’imbocco dell’autostrada. Sulla base di questi presupposti e del vincolo di concorso che prevedeva una tipologia ad angolo con un’altezza massima di 35,50 metri per 11 piani, è stato progettato un edificio che fosse in grado, con la forza dei suoi contenuti architettonici, estetici e funzionali, di marcare al meglio un importante comparto urbanistico. Il progetto raggiunge, con l’adozione di una facciata altamente tecnologica, fatta di cristalli e nuovi metalli, una leggerezza che ben si concilia con l’importante volumetria dell’edificio. Inoltre ricerca, attraverso la scelta dei materiali, il gioco delle trasparenze, dei riflessi e dei rimandi un inserimento armonioso con lo specchio d’acqua del lago e con l’ambiente circostante. Le parti di facciata non vetrate sono completate da una pelle di lastre di metallo inox con una particolare lavorazione della superficie in dialogo con le restanti parti dell’edificio. Queste lastre “lavorano” con la luce delle stagioni e delle ore in continue colorazioni diverse. L’architettura delle facciate esprime due situazioni contestuali ben diverse tra loro. La facciata a lago ha uno spiccato carattere residenziale dove la presenza di “vele” vetrate ritma la lunghezza dell’edifico. Questi corpi aggettanti contengono ampie terrazze quasi un jardin d’hiver godibile tutto l’anno che diventano congiunzione tra il soggiorno e lo specchio d’acqua antistante. Quella sulla via con notevole percorrenza veicolare, denuncia con il diverso linguaggio architettonico, il cambio di destinazione. Uffici amministrativi e attività commerciali occupano tutta l’ala dell’edificio, approfittando anche di una larga visibilità. Interessante è il movimento di parte della facciata contenuto da un elemento che ne definisce e ne esalta il disegno. Anche il tema del tetto, quale quinta facciata, è sviluppato con veri giardini pensili, piantumati e arricchiti di superfici verdi con spazi pavimentati in doghe di legno, quasi una coperta a ricordare una tolda di nave. Il progetto ha proposto al piano terra, oltre alle superfici commerciali, due grandi entrate dell’edificio: una commerciale e una seconda destinata ai residenti. L’entrata commerciale aperta su quattro livelli, quasi una “corte pubblica”, desiderio espresso dalla committenza attraverso il bando di concorso, elemento generoso e qualificante dell’edificio, fronteggia e marca l’incrocio stradale all’entrata del lungolago di Lugano. La sua particolarità è quella di offrire al visitatore un vero e proprio osservatorio privilegiato, attraverso scale e passerelle “appese” estremamente leggere che si intersecano in un continuo gioco di cambio di prospettiva e di percezione dello spazio. Due ascensori panoramici cilindrici in vetro e “inox” diventano due punti che accentuano il desiderio di dare movimento a tutta la grande “hall” commerciale. Interessante per chi vi accede è l’immediata trasparenza verso l’esterno che offre l’ampia e sinuosa facciata costituita da grandi pareti curve vetrate. Sulla piazza interna ovale si affacciano un ristorante, un bar e una grande sala eventi estremamente tecnologica progettata dallo Studio Giugiaro di Torino, chiamata Metamorphosis. Al piano terreno un’opera del pittore Cesare Lucchini, impreziosisce l’entrata dedicata alla parte amministrativa dell’edificio. La hall per i residenti sviluppa alcuni temi cari all’architetto: l’acqua che richiama la stretta vicinanza del lago, la trasparenza tra esterno e interno e la presenza di forme d’arte. Questi concetti si evidenziano con due giochi a cascata d’acqua che sorprendono chi entra e con la percezione visiva diretta del giardino che dall’esterno si fa strada oltre le vetrate anche all’interno della hall stessa. Un’opera di David Tremlett, artista inglese noto per i suoi interventi e le sue presenze in musei in tutta Europa, occupa per ben 40 metri di lunghezza e 3 di altezza la parete che accompagna il visitatore ai collegamenti verticali. Questo magnifico murales, eseguito personalmente dall’artista usando delle tecniche da lui sviluppate, richiama la valenza della sinergia tra architettura e le altre discipline dell’arte nella ricerca di “fare cultura”. I piani superiori contengono appartamenti residenziali dai tagli interni propri dell’architetto che sempre tengono conto delle necessità dell’uomo e della capacità di dilatare quasi gli spazi per meglio appropriarsi della fortunata ubicazione dell’edificio. Un particolare accenno va alla realizzazione di ben cinque piani sotterranei in presenza di acqua di falda con un non convenzionale sistema detto a “talpa”. Consiste, dopo aver assicurato il perimetro con paratie alla bentonite e un tampone di fondo con “jet grouting”, nello scavare il materiale con piccoli e medi mezzi meccanici, attraverso grandi aperture praticate nella soletta del piano terreno, per poi costruire il 1° cantinato. Il metodo si ripete scavando e costruendo in successione, per tutti gli altri piani sotterranei, fino alla realizzazione del 5° piano a scendere. Questa tecnica eseguita con successo senza arrecare danni a strade e proprietà confinanti, ha permesso di lavorare in continuazione per mesi senza produrre rumori molesti e polveri nocive. Per un architetto progettare, realizzare e condurre lavori di grande impegno è sempre stimolante e arricchente. È in fondo quello che fa appassionare e amare la professione.
Lugano-Paradiso
2008
Giampiero Camponovo
Complessi Residenziali, Progetti