Da oltre un secolo in Ticino e in Svizzera non venivano realizzate nuove Via Crucis prima di questa salita a Comano, all’Eremo di San Bernardo, nata dalla collaborazione tra la concezione etica e la sensibilità dell’architetto e la drammatica forza espressiva dello scultore Nag Arnoldi, che insieme hanno costruito un percorso devozionale di forte impatto emotivo. Secondo le parole del critico d’arte Rudy Chiappini, “l’architetto Giampiero Camponovo ha voluto rendere queste emozioni ancora più assolute. A incorniciare i rilievi non più quindi le tradizionali cappelle in sasso con il tetto a spiovente ma un’essenziale struttura in acciaio corten di concezione assolutamente moderna che consente alle stazioni di inserirsi perfettamente nello spazio del bosco e di dialogare con la natura circostante. Ma soprattutto, e proprio da questa particolarità nasce l’originalità della Via Crucis del San Bernardo, queste strutture hanno il duplice pregio di delimitare idealmente lo spazio e al tempo stesso di contribuire a isolare la componente immaginativa dei rilievi, allentando lo sviluppo narrativo per potenziarne la forza evocatrice”. Il tutto per ricercare il dialogo tra il luogo e l’opera e tra il contenitore e il contenuto. Questa è stata una ulteriore occasione per sviluppare il tema della sinergia tra due discipline dell’arte. Il raggiungimento della valenza di questa Via Crucis è stato chiaro per l’architetto e venne espresso da un toccante pensiero il giorno della consegna alla Comunità di Comano: “Quando per la prima volta vidi il sole che filtrava tra le foglie degli alberi e si insinuava dall’alto delle cappelle facendo vivere con forti chiaro-scuri le rappresentazioni scultoree, provai un’intensa emozione e una grande gioia”.
Giampiero Camponovo
2011
Comano
Edifici Sacri, Progetti